Giro del Delfinato 2023, Julian Alaphilippe si prende la seconda su Richard Carapaz

Julian Alaphilippe torna a vincere al Giro del Delfinato 2023. Uno sprint inatteso quello che vede l’ex iridato imporsi su Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), primo a lanciare la volata che nuovamente ha visto Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) tirare per Christophe Laporte, questa volta costretto ad accontentarsi della quarta posizione, battuto anche da Natnael Tesfatsion (Trek-Segafredo). Nello stesso tempo del vincitore odierno grazie ai dieci secondi di abbuono conquistati da entrambi, il corridore della Jumbo – Visma conserva comunque la leadership della corsa per la migliore somma dei piazzamenti. Alle loro spalle il campione olimpico, a quattro secondi.

Il video dell’arrivo

 

Il racconto della corsa

La partenza è subito veloce, con tanti uomini che cercano la prima fuga di giornata. Dopo 4 chilometri riescono ad uscire dal gruppo Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Jonas Gregaard (Uno-X), Victor Campenaerts (Lotto-Dstny) e la Maglia a Pois di Donovan Grondin (Arkéa-Samsic). Il gruppo in un primo momento sembra rallentare, ma la calma dura poco, con una quindicina di corridori che provano a riportarsi sulla testa della corsa. Una caduta crea tuttavia  un po’ di confusione in gruppo, con Steven Kruijswijk (Jumbo-Vsima), Steff Cras (TotalEnrgies) e Romain Combaud (DSM) che devono lasciare la corsa per recarsi in ospedale.

Il gruppo, però, continua ad andare veloce, con tanti corridori che provano a scattare. Il primo a riprendere i quattro attaccanti è Nans Peters (Ag2r Citroen), mentre Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) e Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), dopo aver provato a loro volta un attacco, vengono ripresi dal gruppo. L’azione successiva porta la firma di Pierre Latour (TotalEnergies) che riesce a riportarsi davanti. A quel punto si registra un nuovo tentativo di Elissonde che questa volta va in porto, mentre il gruppo rallenta il passo, lasciando finalmente via libera ai sette attaccanti. Ad una fuga così numerosa, però, non può essere lasciato troppo spazio e così il plotone decide in questa prima fase di corsa di non concedere più di due minuti.

Nel corso del secondo GPM di giornata il distacco scende tuttavia ulteriormente, con Donovan Grondin che regola Pierre Latour appena 1’20” prima del passaggio del gruppo. Grazie anche al lavoro della Soudal – QuickStep, che si affianca alla Jumbo-Visma, il gap scende ulteriormente sino a 55 secondi prima che le due squadre decidano di gestire maggiormente la situazione. Da quel momento si entra in una fase centrale che vede il gruppo tenere i fuggitivi al guinzaglio corto, oscillando a lungo attorno al minuto. Al primo passaggio sul traguardo il distacco è così di 55 secondi, ma nel corso della prima tornata il gruppo si avvicina, transitando a 35 secondi di ritardo.

Un gap che continua a scendere e a quel punto in testa arriva l’attacco di Campenaerts, seguito dal solo Elissonde, mentre Piccolo perde il treno e non riesce a riportarsi sotto. L’azzurro viene così rapidamente ripreso dal gruppo assieme a Gregaard e Peters, mentre Grondin e Latour avevano perso le ruote della fuga già in precedenza, entrambi poi colpiti da crampi. Malgrado Jumbo-Visma e Soudal-QuickStep continuino la propria azione, il duo rimasto al comando prosegue la sua azione, riuscendo a recuperare anche fino a trenta secondi.

Il gruppo tuttavia si muove con sicurezza e va a riprendere gli ultimi coraggiosi di giornata poco dopo l’inizio dell’ultimo GPM. Forse non aspettandosi di riuscirci così presto, il gruppo si prende qualche attimo per rifiatare e ad approfittarne è Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck). Il corridore austriaco riesce così a scollinare con 12 secondi di vantaggio, ma il suo margine è destinato a scendere rapidamente, venendo ripreso a quattro chilometri dalla conclusione grazie al ritmo della Jumbo – Visma.

A fare il ritmo è Tiesj Benoot, che si spreme fino alla flamme rouge, quando a portarsi in testa è Jonas Vingegaard, nuovamente al servizio di Christophe Laporte. L’azione del danese è decisa, mandando in difficoltà le ruote veloci che fino a quel punto erano riuscite a tenersi nelle posizioni di testa. A provare ad anticipare è invece Owain Doull (EF Education – EasyPost), ma il vincitore del Tour de France non si scompone e seguendo del suo ritmo lo riprende a 300 metri dal traguardo. A quel punto il suo compito si esaurisce e subito a partire è Richard Carapaz (EF Education – EasyPost). Dopo un attimo di esitazione alla sua ruota si porta Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), che lo salta agilmente per imporsi nettamente, mentre Christophe Laporte (Jumbo-Visma) perde l’attimo e deve arrendersi in quarta posizione, superato anche dalla ottima rimonta di Natnael Tesfatsion (Trek-Segafredo).

Risultato Tappa 2 Giro del Delfinato 2023

Classifiche Giro del Delfinato 2023

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